A vela verso Atene: Golfo e Canale di Corinto

FACCI SAPERE CHE TIPO DI VIAGGIATORE SEI

Marinaio anche tu?

Lasciandoci alle spalle Cefalonia e Itaca, la rotta si addentra nel Golfo di Corinto, un tratto di mare che separa il Peloponneso dalla Grecia continentale.

Nel mese di luglio, il Golfo di Corinto è caratterizzato da venti termici provenienti da nord-ovest, he si alzano intorno a mezzogiorno e si intensificano nel pomeriggio, raggiungendo forza 4-5 Beaufort. Questo ci garantisce una andatura spedita con venti portanti. Le notti sono generalmente calme, ma nei pressi delle montagne possono verificarsi raffiche improvvise.

Mesolongi: al sicuro nella laguna

La prima sosta è Mesolongi, una città che si sviluppa su una vasta laguna, protetta da lingue di terra che si estendono nel mare. Il suo nome deriva dal veneziano “mezzo-laghi”, un chiaro riferimento alla sua posizione tra le acque. È anche il luogo in cui Lord Byron trascorse i suoi ultimi giorni e vi morì. Mesolongi conserva un’atmosfera autentica, una Grecia meno turistica. Tuttavia, dalla piazza centrale si diramano vie pedonali su cui si affacciano vivaci bar e taverne. La laguna è la fonte di molti degli ingredienti alla base della cucina locale. L’avgotaraho, la bottarga locale, è sinonimo di Mesolongi ed è diventato un prodotto a Denominazione di Origine Protetta. Si ottiene dalle sacche ovariche di muggine, stagionate, salate ed essiccate al sole per concentrarne il sapore, prima di essere ricoperte di cera d’api per favorirne la conservazione. La cera mantiene la bottarga più morbida e migliorandone la conservazione consente di salarla di meno ottenedo così un prodotto più dolce e delicato rispetto alla nostra bottarga. Il porto è ben riparato e offre una sosta tranquilla prima di proseguire.

Il Ponte Rion-Antirion

Proseguendo verso est ci troviamo di fronte al Ponte Rion-Antirion, una delle infrastrutture più imponenti della Grecia. Completato nel 2004, è uno dei ponti strallati più lunghi al mondo, con una campata principale di 2.252 metri e un’altezza massima di 60 metri sopra il livello del mare. Il suo scopo è quello di collegare il Peloponneso alla Grecia continentale, unendo le città di Rio e Antirrio, che fino alla sua costruzione erano collegate esclusivamente tramite piccoli traghetti continui, ancora oggi operativi per il trasporto di veicoli e passeggeri.

Il passaggio sotto il ponte è regolamentato: è obbligatorio contattare il Rion Traffic Control sul canale VHF 14 per ricevere istruzioni prima di attraversarlo. Durante la comunicazione, viene indicata l’arcata sotto cui effettuare il passaggio, tenendo conto del traffico e delle condizioni di navigazione. Il traffico costante di piccoli traghetti che attraversano perpendicolarmente la rotta di navigazione impone una particolare attenzione durante l’attraversamento, rendendo necessaria una manovra ben coordinata.

Nafpaktos: l’antica Lepanto

Le condizioni meteo favorevoli ci permettono di ormeggiare nella rada di fronte a Nafpaktos, con la sua fortezza veneziana che domina il piccolo e delizioso porto medievale a forma rotonda purtroppo troppo piccolo per una imbarcazione come Sweet. Scenderemo con il tender per visitare la cittadina, una delle città più affascinanti della Grecia centrale, con una storia ricca che affonda le radici nell’epoca classica e bizantina. Il suo porto fortificato è un gioiello architettonico e le stradine del centro storico sono animate da taverne tradizionali e caffè. La vista dalla fortezza, che domina la città dall’alto, offre un panorama spettacolare sul Golfo di Corinto. È al largo di queste coste che si combatté la famosa battaglia navale di Lepanto (l’antico nome di Nafpaktos) nel 1571. Le flotte veneziane, genovesi e spagnole si unirono al Papa per sconfiggere la flotta ottomana, sfidando il suo potere sul Mediterraneo.

Galaxidi: Tradizione Marittima

Più avanti, sulla costa continentale, si trova Galaxidi, un antico porto di armatori e marinai che conserva ancora oggi il fascino della Grecia di un tempo. Le case neoclassiche e le piccole taverne sul lungomare rendono questa cittadina una delle più piacevoli da visitare. La cittadina ha anche un Museo Marittimo.

Il Canale di Corinto: L’Ingresso nell’Egeo

Dopo Galaxidi, la rotta conduce verso il tratto più affascinante e suggestivo del viaggio: l’attraversamento del Canale di Corinto. Questa stretta via d’acqua, scavata nella roccia a fine Ottocento, collega il Golfo di Corinto con il Mar Egeo. Lungo appena 6,3 chilometri e con pareti verticali che si innalzano fino a 80 metri, il canale offre una navigazione spettacolare, con correnti che spesso impongono di procedere con cautela. Per chi vi transita in barca a vela, è un’esperienza unica e suggestiva, un passaggio tra due mondi.

Dopo l’uscita dal canale, si entra nel Golfo Saronico, dove le condizioni del vento possono cambiare rendendo la navigazione più impegnativa. Qui soffia il Meltemi, un vento da nord-nordest che può raggiungere forza 6-7 Beaufort. In particolare per circa 6M a E del Canale, sul lato nord del Kolpos Kenkhreon possono scendere forti raffiche dalle montagne. Queste però si riducono scendendo a SE verso Atene e avvicinandosi alla costa dell’Attica.

Atene

Le ultime miglia e raggiungiamo il Pireo, il porto di  Atene, sostando per due giorni al moderno, comodo e attrezzato Zea Marina per fare rifornimenti e riposarci per la prossima tappa. La cena è a Mikrolimano, a qualche minuto di camminata a piedi: un piccolo porto naturale del Pireo, circondato da taverne.

Torna in cima